Tre volti (2018) – Jafar Panahi

Tre volti

Tre volti

Premio per la Migliore Sceneggiatura a Cannes 71, in Tre volti” il regista iraniano Jafar Panahi torna a girare in clandestinità per riflettere sulla condizione della donna e del cinema in Iran.

Il film si apre con la famosa attrice iraniana Behnaz Jafari che riceve l’allarmante video messaggio di una giovane che implora il suo aiuto per sfuggire alla propria famiglia conservatrice e tiranna. Behnaz abbandona le riprese del film a cui sta lavorando e si rivolge al regista Jafar Panahi per risolvere il mistero del video e raggiungere la ragazza. Inizia così un viaggio in auto verso il nordovest rurale dove ogni incontro è pieno di fascino e ironia…

Panahi, già Orso d’Oro per “Taxi Teheran”, è stato condannato nel 2010 e per una durata di tempo illimitata a non realizzare più film, a non scrivere più sceneggiature, a non rilasciare più interviste e a non uscire più dal suo paese, pena 20 anni di carcere per ogni interdizione violata, ovvero una potenziale sanzione complessiva di 80 anni di detenzione. La condanna è stata confermata in appello nell’autunno 2011.

Malgrado i divieti, ha però continuato a scrivere e girare, realizzando “This is Not a Film – In Film Nist” (2011) e “Closed Curtain” (Orso d’Argento per la Sceneggiatura alla Berlinale 2013); poi Taxi Teheran (Orso d’Oro e Premio Fipresci a Berlino 65) e quest’ultimo, “Tre volti”, con cui ha partecipato per la prima volta al Concorso del Festival di Cannes, vincendo il Premio per la Migliore Sceneggiatura.

  • Behnaz Jafari, Jafar Panahi, Marziyeh Rezaei
  • Jafar Panahi
  • Novembre 2018

Comments are closed.